Sogni di aprire un nuovo business? Ecco alcune informazioni che vuoi assolutamente sapere prima di spendere i tuoi soldi
RIASSUNTO DEI CONCETTI PRINCIPALI (SCHEMA A PUNTI)
- Tre settori (più uno) da evitare se non si hanno skill di marketing e business
- Ristoranti: elevati costi di avvio, difficoltà nella location e gestione delle materie prime deperibili, scarsa fidelizzazione se non si raccolgono i dati dei clienti.
- Palestre: alto tasso di abbandono, concorrenza sui prezzi, gestione spesso “da appassionati” senza un vero piano commerciale.
- Negozi tradizionali: competizione diretta con l’online e i grandi marchi monomarca; servono proposte veramente uniche per resistere.
- Bonus: rivendita su Amazon (Amazon FBA): mercato saturato, poca barriera d’ingresso, Amazon stessa può replicare i prodotti di successo a marchio proprio.
- Ristoranti: tasso di fallimento 60% entro il 1° anno, 80% entro 3 anni
- Location costosa e fondamentale per il business.
- Inventario con prodotti deperibili, difficoltà nel fidelizzare i clienti (mancanza raccolta dati).
- Necessaria forte competenza in marketing, gestione e pianificazione.
- Palestre: tasso di fallimento 80% entro 3 anni
- Gestione tipo “hobby” da parte di appassionati di fitness, ma il pubblico reale è composto soprattutto da chi non ama la fatica.
- Tendenza all’abbandono dopo poche settimane.
- Guerra sui prezzi (palestre low cost con abbonamenti a 20-30€) e concorrenza feroce.
- Negozi fisici in generale
- Alti costi di avvio (affitti in zone visibili), margini ridotti dalla concorrenza online.
- Grandi marchi monomarca aprono i propri store, disintermediando i rivenditori.
- Solo esperienze d’acquisto realmente uniche e specializzate possono sopravvivere.
- Il “business bonus” da evitare: Amazon FBA con cinesate
- Barriere d’ingresso bassissime: chiunque può comprare dalla Cina e rivendere su Amazon.
- Amazon stessa può “copiare” i prodotti di successo a marchio proprio.
- Saturazione e concorrenza al ribasso sui prezzi, senza alcun vantaggio competitivo.
- Conclusione
- Tutti questi settori non sono necessariamente impossibili, ma richiedono competenze di marketing e business estremamente solide.
- Se non si dispone di tali skill, il rischio di fallimento è molto alto.
Dove NON Investire i Tuoi Soldi Se Vuoi Aprire Un’Attività [Che Non Fallisca Subito]
Se stai pensando di avviare un’attività e non hai grandi competenze in marketing o management, ci sono settori in cui il tasso di fallimento è davvero elevato.
In questo articolo analizziamo i tre business “classici” – più uno extra – che, senza skill avanzate, potrebbero portarti a bruciare tempo, risorse e capitale nel giro di pochi anni.
1. Ristoranti: tra location costosa e materie prime deperibili
I ristoranti hanno un tasso di fallimento impressionante: circa il 60% chiude entro il primo anno, e l’80% entro tre. I motivi sono molteplici:
- Location: deve essere strategica, ma i costi di affitto nelle zone di forte passaggio sono molto alti.
- Prodotti deperibili: gestire un magazzino alimentare implica molta attenzione (e sprechi) se la clientela non riempie il locale con regolarità.
- Fidelizzazione carente: pochi ristoratori raccolgono i dati dei clienti per fare remarketing. Di solito ci si affida solo al passaparola spontaneo.
In poche parole, serve un notevole investimento iniziale e una competenza di business e marketing fuori dal comune.
Se non sai come differenziarti, potrebbe essere un autentico salto nel vuoto.
2. Palestre: appassionati di fitness o imprenditori?
Le palestre non sono un rifugio sicuro per chi ama allenarsi.
Anzi, il loro tasso di fallimento nei primi tre anni tocca l’80%.
Le ragioni?
- Clienti che abbandonano: molti si iscrivono con entusiasmo, ma smettono dopo poche settimane.
- Concorrenza sui prezzi: esistono palestre low cost a 20-30€ al mese, dove servono migliaia di iscritti per essere in pareggio.
- Gestione dilettantistica: spesso il proprietario è un appassionato di fitness che apre “per passione”, senza un vero piano di marketing, eventi, promozioni e sfide periodiche per mantenere l’interesse dei clienti.
Se manca una strategia per attirare chi non è già appassionato, la palestra rischia di rimanere vuota o di vivere di costanti offerte che erodono i margini.
3. Negozi fisici: e se i clienti comprano online?
I negozi tradizionali, specialmente se rivendono prodotti facilmente reperibili online, soffrono la concorrenza di e-commerce e brand monomarca.
I principali problemi:
- Costi di avvio e affitto: come per i ristoranti, la location è fondamentale.
- Disintermediazione: i marchi più noti aprono i propri store diretti o vendono online, lasciando ai piccoli rivenditori margini ridotti.
- Comportamento d’acquisto: i clienti potrebbero provare il prodotto in negozio e poi ordinarlo su internet a un prezzo inferiore.
Per resistere, occorre offrire un’esperienza di acquisto davvero unica o vendere prodotti introvabili altrove.
Altrimenti, ci si trova a combattere sui prezzi in un mercato dominato dall’online.
Bonus: il “mito” di Amazon FBA con prodotti dalla Cina
Qualche anno fa, l’idea di comprare oggetti low cost su Alibaba o Aliexpress e rivenderli su Amazon era la “nuova corsa all’oro”.
In realtà, senza un brand forte e competenze specifiche, è un’illusione:
- Bassa barriera d’ingresso: chiunque può ordinare merce dalla Cina e metterla in vendita su Amazon, generando una giungla di concorrenti.
- Amazon replica i bestseller: la piattaforma studia le vendite e crea versioni a marchio proprio dei prodotti di successo.
- Zero differenziazione: se vendi la stessa “cinesata” di chiunque altro, perché il cliente dovrebbe sceglierla da te?
Conclusioni
Ristoranti, palestre, negozi tradizionali e rivendita di cianfrusaglie su Amazon sono business che, se affrontati “alla leggera” e senza solide competenze imprenditoriali, rischiano di trasformarsi in un incubo.
Attenzione, non è detto che siano impossibili: esistono ristoranti stellati e palestre di successo, ma dietro ci sono piani di marketing, management efficace e strategie di differenziazione.
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Se stai pensando di avviare la tua impresa e vuoi evitare queste trappole, valuta con cura le tue skill di marketing e pianificazione.
Alla prossima!